Un ampio studio che ha visto coinvolte circa diecimila donna con tumore mammario ha scoperto che chi segue regolarmente una dieta ricca di grassi saturi avrebbe maggiori probabilità di ammalarsi di questa forma neoplastica. La ricerca, apparsa sul Journal of National Cancer Institute, è stata condotta da Sabina Sieri dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano ed ha visto coinvolte diecimila pazienti di 10 Paesi europei che sono state seguite per 11 anni. Il risultato finale non sembra lasciare spazio a dubbi: chi consuma maggiori quantità di grassi saturi andrebbe incontro a un aumento del rischio fino al 14% e fino al 29% se si prendono in considerazione i sottotipi tumorali con recettori positivi per gli estrogeni e per il progesterone e con recettori negativi per il fattore di crescita dell’epidermide. I ricercatori consigliano di ridurre il consumo quotidiano di grassi che non devono superare il 10% delle calorie giornaliere. L’ipotesi che il carcinoma mammario sia collegato ad una dieta ricca di grassi non è nuova, ma affonda le sue radici già negli anni Settanta, quando venne registrato un aumento dell’incidenza della malattia proprio in quei Paesi in cui si verificava il maggior consumo di grassi saturi di origine animale e latticini.
“Dietary Fat Intake and Development of Specific Breast Cancer Subtypes” – Journal of National Cancer Institute, 9 APRILE 2013

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